INIZIO A RACCONTARMI: OGNUNO COMBATTE I PROPRI DEMONI.
Ero così indecisa se iniziare a raccontarmi e a scrivere nuovamente, dopo anni, questo genere di articoli.
Lo so, sono le 2:31, è tardi. Molti di voi ora stanno già nelle braccia di Morfeo ed io nonostante le mie 10 gocce di Alprazolam per dormire diluite in 2 dita di acqua, sono qui sdraiata a letto, con il mio compagno che già dorme profondamente (beato lui) ed io con il pc portatile sulle gambe.
Riflettendo in questi giorni, ho pensato se fosse il caso, oppure no, di raccontarmi, di mettermi a nudo e mostrare tutti i miei pensieri. Poi mi sono detta che in fondo ognuno combatte i propri demoni.
Spesso quando ci si mostra senza veli, la gente tende ad approfittarsi delle nostre debolezze. Il più delle volte tendiamo a nasconderci dietro le apparenze, che ci tengono al riparo da eventuali critiche e giudizi da parte dei famosi leoni da tastiera, che incuranti delle loro proprie azioni, vomitano parole, senza alcun ritegno e minima decenza.
Quando iniziai a scrivere sul mio primo blog, avevo appena 23 anni. Era il lontano 2004. quando sentii la necessità impellente di continuare quella che per anni, era stata una mia routine serale, scrivere su un diario segreto.
Ebbene, con il tempo mi accorsi che non era proprio la stessa cosa, ma in quel momento della mia vita, mi sembrò la cosa più naturale da fare.
Scrivere, sfogarmi su un diario mi rendeva completamente libera; potevo scrivere tutto ciò che mi passava per la testa, senza pensare a nulla, senza dovermi preoccupare delle conseguenze di quelle parole impresse sui fogli stropicciati.
Eh sì, capitava spesso di addormentarmi con la penna ed il quaderno infilato sotto il cuscino. Nonostante la stanchezza, era diventato un rituale, un bisogno, a cui non venivo mai meno, quello di comunicare ed interagire con il mio diario. Spesso mi rivolgevo a lui come ad un caro amico, che era sempre pronto a sostenermi e a darmi forza.
Fin da piccola ho sempre avuto il bisogno di sfogarmi e di gettare fuori tutti quei pensieri che mi affollavano la mente.
Ma ritornando a noi (ho sempre la tendenza a divagare con i pensieri, come una 90 enne con l’Alzheimer, ma di questo ve ne parlerò in un prossimo post), nel primo blog che aprii su Windows Live Spaces, una delle prime piattaforme gratuite di web blogging.
In quel periodo mi sentivo come un pesciolino rosso in un oceano.
All’epoca non essendo iscritta ancora su Facebook, i miei unici contatti erano prettamente quelli conosciuti di persona.
Sul web ero un puntino anonimo e pertanto mi sentii nuovamente libera di esprimermi. Nessuno delle persone che facevano parte della mia vita di tutti i giorni, era a conoscenza di questo mio piccolo segreto.
Con il tempo mi accorsi che i miei post venivano letti da molte persone, avendo inserito all’interno del mio blog un contatore delle visite e delle letture. Iniziai ad interagire con molte persone.
All’epoca i leoni da tastiera erano meno frequenti sul web o almeno erano meno selvaggi e aggressivi di quelli che girano oggigiorno sui social.
Io ho avuto la fortuna di non incontrarne molti sul mio cammino, per questo motivo non mi sentivo frenata dall’esprimermi apertamente senza veli sul Web.
Continuai a descrivermi e a raccontarmi a chiunque, spesso anche ingenuamente fino a quando chiusero definitivamente la piattaforma.
Era stato così semplice fino a quel momento, adattarsi a scrivere e sfogarsi con la tastiera, era tutto molto più immediato, potevo cancellare e riscrivere i pensieri, senza dover fare correzioni.
Quando chiusero il blog, mi ritrovai nuovamente a combattere i miei demoni da sola.
Non ero più abituata a scrivere su un diario, così lasciai perdere e mi tenni tutti i miei pensieri, senza più parlarne con alcuno.
I miei pensieri sono sempre stati troppo pesanti per me. Sono sempre stata una persona che pensa tanto, direi troppo.
Dopo anni, mi iscrissi su Facebook e fu allora che ricominciai nuovamente a raccontarmi. La gente era sempre molto curiosa e mi leggeva abitualmente.
Conobbi molte persone ed intrapresi nuove conoscenze in quel periodo.
Fu proprio allora che aprii nel marzo 2011 una pagina per poter esprimere i miei pensieri: “La vera ricchezza è nell’anima, l’essenziale è invisibile agli occhi“, ispirata a “Il piccolo principe”, il primo libro di Antoine de Saint-Exupéry che lessi da piccola.
Associai la mia passione per l’editing e la creatività, che peraltro mi ha sempre accompagnata in tutta la mia vita, ai pensieri e cominciai a comporre link.
In poco tempo la mia paginetta iniziò a crescere (oggi conta più di 10.000 followers) e tanti condividevano i miei pensieri. Dopodiché iniziai ad inserire citazioni e frasi, che esprimevano le mie emozioni.
Trovai un nuovo modo di rivelarmi agli altri, ma sempre di nascosto, senza mostrami apertamente.
Preferivo sempre restare anonima per evitare inutili giudizi.
Lasciavo che fossero gli altri a seguirmi, a scegliermi, a confrontarsi con le mie parole e a trovarvi conforto. Lo stesso che ritrovai io, in persone a me sconosciute, ma che si riconoscevano nei miei post.
Passarono alcuni anni e decisi di aprire nuovamente un blog personale sulla piattaforma Blogger. Mi appassionai alla cucina e decisi di scrivere le mie ricette. Mi faceva stare bene e mi distraeva dai brutti pensieri.
Inizialmente diedi il titolo al blog: FatinaSweet, il mio primo nickname su Windows Live Spaces; successivamente decisi di modificarlo in: La Cucina di FatinaSweet.
Nonostante avessi tutti questi spazietti nel Web, non sono più riuscita ad esprimermi come volevo. Ho tenuto tanti pensieri dentro nascosti nei meandri della mia anima.
Quei pensieri con il passare degli anni, sono diventati sempre più pesanti e hanno scavato in profondità, lacerandomi l’anima. Avrei voluto sfogarmi e liberarmene, ma non ci riuscivo più. Ogni volta che iniziavo a raccontarmi, a mettermi a nudo, mi ritrovavo a cancellare ogni parola e a fingere che tutto andasse bene.
Mi sono ricoperta di apparenza. Ho vissuto nel ricordo di ciò che ero allontanandomi dal mio essere.
Mi sono ritrovata diversa, con una corazza di vetro che anziché proteggermi dagli altri, mi ha reso ogni giorno più debole.
E’ questa consapevolezza che mi ha portato ad aprire un nuovo blog, a raccontarmi così, nuda e cruda.
RICOMINCIO A RACCONTARMI.
Non mi interessa più del giudizio altrui, non mi interessa di ritrovarmi a combattere con i leoni da tastiera, non mi interessa fingermi perfetta, non mi interessa nascondermi.
Ora voglio solo mostrarmi ma non con l’apparenza con cui ho vissuto finora. Voglio rivelarmi, voglio raccontarmi, voglio esprimermi, sfogarmi, senza più apparire.
Vi ho già detto in un precedente post che ripartivo da zero ed è così.
Non ci saranno solo ricette di cucina, recensioni su prodotti beauty e di make-up, non vi racconterò solo dei miei viaggi, ma vi parlerò apertamente delle mie giornate, anche quelle noiose, vi farò conoscere il mostro con cui devo combattere ogni giorno che mi ha portato a vivere a giorni alterni e vi presenterò la mia famiglia.
Voglio rendervi partecipi della mia vita a 360°.
Se volete “esserci” ed accompagnarmi in questo mio percorso “reverse”, non vi resta che seguirmi.
Dolce notte anime belle e sogni d’oro.
Nanà
Nadia Coppola nasce nel Giugno 1981 a Napoli, all’età di 8 anni si trasferisce a Verona. Appassionata di Moda, Cucina, Beauty e Travel apre il suo primo Blog di Cucina nel Gennaio del 2013. Nell’Aprile 2021 prende vita “Nadia Coppola”, il blog che diventerà l’unico punto fermo dove racchiuderà tutte le sue passioni.
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